Dott.ssa Rossella Auteri
DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE
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REDAZIONE DICHIARAZIONE
DI SUCCESSIONE
Quando la documentazione
sarà tutta verificata si procederà
con l’invio della pratica.
DOMANDE FREQUENTI
Chi è tenuto alla presentazione della successione?
Sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione tutti i soggetti chiamati all’eredità, salvo non abbiano dichiarato di volervi rinunciare, i legatari ed i loro rappresentanti, nonché gli immessi nel possesso dei beni ereditari, gli amministratori dell’eredità, i curatori dell’eredità giacente e gli esecutori testamentari.
Chi è esonerato dalla presentazione della successione?
Sono oggettivamente esonerati dalla presentazione della dichiarazione di successione il coniuge o i parenti in linea retta se la successione non comprende beni immobili e diritti reali immobiliari e il valore globale dell’asse ereditario lordo è inferiore ai 100.000 euro.
Sono invece soggettivamente esonerati dalla presentazione gli eredi che abbiano rinunciato all’eredità o al legato prima che sia scaduto il termine di presentazione della dichiarazione oppure quando abbiano chiesto di nominare un curatore per amministrare l’eredità non trovandosi nel possesso dei beni ereditari.
I Nostri consulenti vi assisteranno in entrambi i casi nella spedizione della raccomandata contenente copia della dichiarazione di rinuncia o dell’istanza di nomina del curatore all’Agenzia delle entrate.
Quali documenti servono per la dichiarazione di successione?
Il nostro supporto nella messa a punto dell’elenco della documentazione da presentare sarà essenziale alla migliore e più celere riuscita della pratica, a solo titolo di esempio i documenti da presentare sono:
– certificato di morte in carta libera per uso dichiarazione di successione;
– un’autocertificazione sullo stato di famiglia storico;
– albero genealogico
– fotocopia di un documento di identità in corso di validità di tutti gli eredi;
– fotocopia del tesserino del codice fiscale o della tessera sanitaria regionale del de cuius e di tutti gli eredi;
– atti di provenienza delle proprietà immobiliari intestate al deceduto e/o cointestate con altri soggetti;
– atti di donazione che il defunto ha stipulato in vita in favore di uno o più eredi;
– documenti tecnici sugli immobili intestati al deceduto
– 2 copie autentiche della pubblicazione dell’eventuale testamento;
– copia autentica del verbale di eventuale rinuncia all’eredità;
– fattura dell’avvenuto pagamento delle spese funebri e delle spese mediche;
– dichiarazione bancaria / postale di sussistenza e consistenza di mutui ipotecari, conti correnti, libretti, investimenti finanziari, gestioni patrimoniali, fondi comuni di investimento, azioni, obbligazioni, certificati di deposito bancari, pronti conto termine;
– attestato con eventuali ratei di invalidità civile maturati e non riscossi dal defunto;
– dichiarazione del datore di lavoro con indicate le indennità maturate dal lavoratore dipendente (es. mensilità, 13ma, 14ma, TFR, ferie, ecc.);
– dichiarazione societaria di titolarità di quote e valorizzazione delle stesse;
– verbale di apertura delle cassette di sicurezza, redatto da un pubblico ufficiale.
Prendete contatti con i nostri consulentiper avere indicazioni esatte circa la documentazione da presentare.
La successione è il momento delle scelte ?
La scomparsa di una persona cara rappresenta uno dei momenti più difficili nella vita di ognuno. Oltre al dolore bisogna però fare i conti anche con gli effetti giuridici di tale avvenimento.
Perciò chi non é esonerato dalla presentazione della successione é bene che cominci subito a pensarci.
Modificare la dichiarazione di successione
La dichiarazione di successione si può modificare se, dopo la presentazione, sopraggiungono eventi che comportano delle modifiche nella devoluzione o composizione dell’attivo ereditario o comunque che interessino il valore netto dell’asse ereditario laddove questo fosse stato soggetto ad imposta di successione.
La modifica della dichiarazione può essere fatta con la compilazione di una dichiarazione integrativa che consente di modificare integrare o correggere la dichiarazione già presentata.
Quali imposte sono da pagare sulla dichiarazione di successione?
Imposta di successione: il valore dell’asse ereditario su cui verranno calcolate le imposte di successione è determinato dalla differenza tra l’importo complessivo dei beni e dei diritti che rappresentano l’attivo dell’asse ereditario, e l’importo complessivo delle passività e degli oneri deducibili (si pensi, ai debiti personali del defunto es: mutui).
I beni e i diritti cui si riferisce la norma sono quelli che si trovano sia nel territorio dello stato che all’estero, purché il de cuius fosse residente in Italia al momento della morte.
Un consulente sarà a disposizione per definire nella maniera più corretta il valore delle diverse attività e passività che comporranno il valore dell’asse ereditario.
Mentre per le attività vi è consapevolezza, spesso non ve né per i debiti ereditari, che si ricorda dovranno essere già esistenti al momento della morte del defunto e risultanti da un atto scritto avente data certa anteriore alla morte stesso dicasi per le spese mediche e chirurgiche che gli eredi hanno sostenuto per il de cuius nell’ultimo semestre di vita dello stesso.
Queste comprendono i costi per i ricoveri, le medicine e le protesi se ne risulta il pagamento dalla quietanza da non dimenticare neppure le spese funebri per un importo massimo di 1.550 euro.
Stabilito il valore su cui calcolare le imposte si passa al calcolo di queste ultime. Per prima cosa va chiarito che non tutti le successioni prevedono il pagamento dell’imposta di successione, esistono dei scaglioni di esonero, se la differenza fra attività e passività è pari o superiore a:
– 1.000.000 € il coniuge ed i parenti in linea retta pagano l’imposta di successione
– 100.000 € le sorelle ed i fratelli pagano l’imposta di successione.
– 1.500.000 € i portatori di handicap grave iniziano a pagare l’imposta di successione, questo a prescindere dal grado di parentela.
Le aliquote dell’imposta sulle successioni sono tanto più basse quanto più stretto era il legame di parentela tra il defunto e i suoi eredi.
– Per i coniugi e i parenti in linea retta l’aliquota è del 4%
– Per gli altri parenti fino al 4° grado, affini in linea retta ed affini in linea collaterale fino al terzo grado l’aliquota è del 6%
– Per gli altri soggetti l’aliquota e dell’8%
Imposta ipotecaria e catastale: nella maggior parte dei casi fare la successione non significherà pagare l’imposta di successione, perché gli scaglioni di esonero sono consistenti, ma queste non sono le uniche imposte che si liquidano con la dichiarazione di successione.
Nel caso in cui vi sia uno o più immobili e se il valore dell’asse ereditario i 100.000,00 euro, saranno in ogni caso dovute le imposte catastali ed ipotecarie.
Queste imposte colpiscono i soli beni immobili. L’aliquota dell’imposta ipotecaria è pari al 2% del valore degli immobili mentre l’aliquota dell’imposta catastale è pari all’1%.
L’importo minimo dovuto per ciascuna delle due imposte è di 200,00 euro.
Come vengono pagate le imposte sulla successione?
Una volta presentata la dichiarazione, anche se questo avvenisse dopo la scadenza del termine, sarà l’ufficio che comunicherà il dovuto agli eredi calcolandolo sulla base dei risultati della dichiarazione.
Nei successivi 60 giorni, gli eredi solidalmente, procederanno al pagamento con addebito sul c/c bancario il cui iban è stato inserito in dichiarazione.
Le imposte ipotecarie, catastali e di bollo relative agli immobili invece devono essere autoliquidate dagli eredi e dai legatari e versate contestualmente alla presentazione della dichiarazione di successione sempre mediante addebito sul c/c bancario il cui iban è stato inserito in dichiarazione.
Quali variazioni catastali servono per la successione?
Con l’attuazione del catasto telematico, la dichiarazione di successione assolve anche al compito di attualizzare la situazione catastale degli immobili caduti in successione.
Il nostro supporto permette di valutare e risolvere situazioni tutt’altro che infrequenti di irregolarità o mancati aggiornamenti catastali che renderebbero di fatto inattuabile l’evento successorio.
Caratteristiche della pratica di Successione Semplice
Residenza del defunto in Italia
Numero massimo eredi: 5
Numero massimo di unità immobiliari: 4
Numero massimo di conti correnti e/o deposito titoli: 5
Numero massimo di tipologia di titoli per ogni deposito titoli: 5
Non deve essere presente un testamento da pubblicare
Non devono esserci terreni intestati al defunto
Non deve esserci una cassetta di sicurezza intestata al defunto
Il defunto non deve essere proprietario di quote societarie e/o aziende
*Per le pratiche di successione con caratteristiche differenti da quelle sopra indicate richiedere un preventivo personalizzato.
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